L’identificazione del fabbisogno energetico giornaliero è una componente chiave nella valutazione nutrizionale di un soggetto, in quanto un rapporto sbilanciato tra apporto calorico e dispendio energetico può avere importanti ripercussioni sulla sua salute.
Il FABBISOGNO ENERGETICO totale nell’adulto è la somma di diverse componenti:
LA DETERMINAZIONE DEL DISPENDIO ENERGETICO può essere effettuata mediante delle PREDIZIONI, calcolate con equazioni predittive ricavate da studi di popolazione e basate sul peso (reale o ideale) o sulla massa magra, altezza, età e sesso.
L’equazione predittiva più utilizzata per stimare il metabolismo basale è sicuramente quella di Harris & Benedict: si tratta di formule matematiche, elaborate nel lontano 1919, ed accettate in campo clinico. Durante gli ultimi 100 anni, tuttavia, lo stile di vita è cambiato e la percentuale di persone sovrappeso ed obese è nettamente aumentata. Inoltre, la formula di Harris & Benedict tiene conto della superficie corporea e non della massa magra del soggetto, che è molto più attiva dal punto di vista metabolico rispetto a quella grassa. Di conseguenza, quando tale formula e’ applicata a soggetti gravemente obesi o piuttosto muscolosi, la sua accuratezza è piuttosto scarsa: la diversa composizione corporea contribuisce, infatti, in modo diverso al metabolismo basale. In particolare la massa magra (massa metabolicamente attiva) è oggi ritenuta il comparto corporeo che rende conto del consumo di ossigeno. Le equazioni predittive non sono, quindi, molto esatte perché trasferiscono all’individuo i dati medi di una popolazione con un possibile errore che può arrivare anche al 30%.
Non può bastare, quindi, stimare il dispendio energetico, poiché per pianificare un programma alimentare efficace, soprattutto se teso ad una riduzione della massa grassa, la restrizione calorica non può essere eccessiva e l’apporto energetico, somministrato con la dieta, deve essere di poco inferiore al fabbisogno giornaliero per evitare la PERDITA DELLA MASSA MAGRA.
La misura accurata del metabolismo basale è generalmente effettuata con la CALORIMETRIA INDIRETTA, che è considerata la tecnica di riferimento per la determinazione del fabbisogno calorico giornaliero.
Questa metodica permette la valutazione della spesa energetica a partire dal consumo di ossigeno e dalla produzione di anidride carbonica; la quasi totalità dell’energia nell’uomo è ricavata, infatti, da processi ossidativi, per cui si può valutare il consumo energetico in base alla velocità del consumo di ossigeno.
Presso il nostro Centro di Nutrizione Umana la misura del metabolismo viene effettuata mediante il CALORIMETRO FITMATE – COSMED che è il primo metabolimetro ad utilizzare la tecnica della diluizione dei gas espirati per la misura del dispendio energetico a riposo.
La tecnologia COSMED è validata da diversi centri di ricerca e viene utilizzata in molti tra i principali dipartimenti di nutrizione clinica in Italia ed in tutto il mondo.
Con questo metabolimetro, mediante l’utilizzo di una maschera o di un boccaglio, l’aria espirata viene convogliata in una turbina e viene analizzata la concentrazione di ossigeno e di anidride carbonica.
Attraverso la CALORIMETRIA INDIRETTA è possibile, quindi, individuare alterazioni del metabolismo e scoprire eventuali riduzioni del fabbisogno energetico conseguenti a diete sbilanciate (iperproteiche, ipoglucidiche, ecc), a malnutrizione (come accade, ad esempio, nei disturbi del comportamento alimentare) oppure a disfunzioni organiche (come, ad esempio, nelle disfunzioni tiroidee). Inoltre, risulta indispensabile per determinare il metabolismo basale in tutti i casi in cui non è possibile stimarlo diversamente, come, ad esempio, in gravidanza, ma soprattutto negli sportivi e negli atleti.
CONOSCERE IL METABOLISMO di un individuo in modo più preciso risulta, quindi, ESTREMAMENTE UTILE per PROGRAMMARE un approccio DIETETICO più mirato e CALCOLATO sulle REALI ESIGENZE ENERGETICHE del soggetto in esame.