Il Nutrizionista, infatti, non si limita ad impostare una dieta finalizzata esclusivamente alla perdita di peso, poiché un calo ponderale adeguato è rappresentato soprattutto dalla perdita della massa grassa.
Nel percorso nutrizionale è di fondamentale importanza quantificare in che modo variano i diversi compartimenti corporei del paziente (quali ad esempio, massa grassa, massa magra) per accertarsi che l’eventuale calo ponderale sia associato ad una diminuzione del grasso corporeo.
A tale scopo, il Nutrizionista stima:
I principali metodi e misurazioni antropometriche utilizzabili presso il Centro di Nutrizione Umana sono:
Le circonferenze corporee esprimono le dimensioni trasversali dei vari segmenti corporei.
La misura di alcune circonferenze corporee fornisce dei dati antropometrici molto utilizzati in ambito nutrizionale.
Le circonferenze più utili a seconda delle necessità del paziente in esame, sono:
Se le rilevazioni vengono effettuate nel pieno rispetto degli standard antropometrici, tali misure rappresentano un metodo veloce e pratico per valutare con una discreta attendibilità:
Il rapporto vita/fianchi (WHR) è un indice del grado di distribuzione androide del tessuto adiposo: più è elevato tale rapporto tanto più elevato è il rischio di complicazioni metaboliche come il diabete mellito di tipo II e di andare incontro a malattie cardiovascolari.
L’OBESITA’ è definita ANDROIDE se il WHR > 0,85 nelle donne e > 1,0 negli uomini
L’OBESITA’ è definita GINOIDE se il WHR < 0,78 nelle donne e < 0,94 negli uomini
Il valore predittivo del WHR riguardo il rischio cardiovascolare dipende dalla correlazione tra la distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo e quella del tessuto adiposo viscerale che è un fattore di rischio molto importante di sviluppare patologie. L’accumulo di grasso viscerale infatti aumenta la probabilità di incorrere in:
La PLICOMETRIA è un “metodo indiretto” per misurare la percentuale di grasso corporeo.
Questa metodica è semplice e precisa e si basa sulla misura delle pliche cutanee (che comprendono cute e tessuto adiposo sottocutaneo), utilizzando il plicometro, un calibro a molla che applica una pressione standardizzata e costante tra le pliche di 10g/mm² .
I valori delle pliche ottenuti vengono inseriti in una serie di equazioni attraverso le quali si stima la massa grassa. Tali valori sono la risultante di misurazioni accurate atte ad individuare i punti di repere (1) più adatti al paziente in esame.
Il valore predittivo delle pliche corporee per la massa grassa totale varia a seconda del punto di misurazione: alcuni siti corporei sono strettamente correlati alla massa grassa totale mentre altri sono relativamente indipendenti da essa. Pertanto è molto importante standardizzare i criteri di selezione e di localizzazione dei punti di repere ed è indispensabile una notevole esperienza da parte dell’operatore in quanto anche piccole variazioni possono compromettere enormemente la stima del grasso corporeo.
(1) serie di punti e linee che sono individuabili utilizzando le parti dello scheletro apprezzabili durante un’esplorazione superficiale del corpo. Si utilizzano per individuare con precisione la posizione di un organo o la localizzazione di un sintomo.
E’ una tecnica non invasiva utilizzata per lo studio della composizione corporea. Con essa è possibile:
Il principio alla base della BIA è che alcuni tessuti biologici si comportano come conduttori, altri come semiconduttori e altri ancora come isolanti. Il nostro corpo contiene dei liquidi intra- ed extra-cellulari conduttori di elettricità e membrane cellulari che agiscono come condensatori elettrici; quando si applica una bassa corrente alternata questa passa più facilmente attraverso i tessuti corporei idratati e così viene calcolata l’impedenza al flusso di corrente elettrica che dipende dalla quantità di acqua totale. Poi attraverso l’uso di apposite equazioni che prendono in considerazione anche il sesso, l’età, il peso e la statura viene stimata la composizione corporea.
Per approfondimenti sulla Valutazione della Composizione Corporea effettuata con la BIOIMPEDENZIOMETRIA in MULTIFREQUENZA leggi il nostro ARTICOLO
La DEXA (Densitometria a Doppio Raggio Energetico) conosciuta anche come MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), è una tecnica inizialmente utilizzata per la determinazione della densità minerale ossea e successivamente impiegata con successo anche nell’analisi dei tessuti molli, della massa grassa e della massa magra.
La DEXA è uno dei metodi più precisi ed accurati per la misura della massa lipidica corporea totale e distrettuale e, soprattutto per la valutazione dello stato nutrizionale degli sportivi e degli atleti.
Attualmente è la tecnica che fornisce una maggiore accuratezza per la valutazione della massa magra e della massa grassa sia in percentuale che in peso nei differenti distretti corporei permettendo così di determinare con precisione le zone di accumulo di grasso e l’eventuale aumento di massa magra in determinati distretti corporei.